mercoledì 11 febbraio 2015

ORDINE DEL GIORNO CONCLUSIVO DEL COORDINAMENTO NAZIONALE DI SINISTRA ANTICAPITALISTA

Roma, 8 febbraio 2015

Il Coordinamento Nazionale:
  1. approva la relazione e le conclusioni sulla situazione sociale e sindacale e sui relativi nostri compiti.
    In particolare sottolinea la necessità di continuare a lavorare per la costruzione di un movimento ampio ed unitario contro il Jobs Act e contro le nuove misure antipopolari e antisindacali che il governo vuole varare nei prossimi mesi per dare continuità e prospettiva alle lotte e alle mobilitazioni dell’autunno.
    Ritiene centrale nella nostra attività dare un nuovo impulso all’azione dello schieramento dei sindacati di classe, delle aree politiche/sociali e dei movimenti sociali che hanno animato la giornata del 14 novembre 2014; nello stesso tempo è necessario continuare ad incalzare la Fiom, che più di ogni altro sindacato si trova al centro delle ristrutturazioni industriali ed occupazionali, affinché si faccia carico di costruire una mobilitazione all’altezza dello scontro in atto con il padronato e di iniziativa verso la stessa CGIL, oggi in profonda crisi, ma che continua ad avere capacità di mobilitazione (come dimostrato dallo sciopero del 12 dicembre), quella mobilitazione a cui molti dei suoi iscritti e delle sue iscritte chiede di dare continuità.
    Nel sostenere l’azione dei sindacati di base dobbiamo più che mai operare per la costruzione di momenti di lavoro e di iniziative efficaci ed unitarie capaci di interloquire con i più ampi settori delle lavoratrici e lavoratori, a partire naturalmente da quelli che si sono attivati nel quadro della maggiore confederazione sindacale italiana.
    Tutto questo richiede un progetto e atti di iniziativa sindacale europea, un percorso di solidarietà e di lotta di dimensione continentale che le vicende greche sempre più sollecitano.
  2. considera centrale la costruzione di un ampio e capillare intervento sui luoghi di lavoro, nelle scuole e nelle università e nelle diverse situazioni sociali, di solidarietà e di sostegno alle lotte del popolo greco e al governo di Syriza che queste lotte hanno espresso, contro i ricatti della Troika e contro le politiche di austerità portate avanti dall’insieme dei governi europei.
    Dobbiamo avanzare l’idea che in Italia, come negli altri paesi, è necessario “fare come in Grecia”: costruire un movimento di massa per rigettare le politiche liberiste rifiutando il debito illegittimo che strangola i popoli.
    Per questo Sinistra Anticapitalista sostiene e aderisce attivamente alla
    manifestazione nazionale “È cambiata la Grecia, cambiamo l’Europa. Il ricatto della BCE alla Grecia è un ricatto contro tutti noi” convocata per sabato 14 febbraio a Roma e invita tutte/i le compagne e i compagni a partecipare.
    Al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica e di dare strumenti di maggiore comprensione politica e di intervento alle forze della sinistra, nel mese di marzo Sinistra Anticapitalista darà vita in molte città ad assemblee e meeting di solidarietà internazionalista con la partecipazione di militanti di Siryza e di Podemos.
  3. anche alla luce dell’approfondirsi delle vicende greche, ritiene importante costruire un’interlocuzione politica con la lista Tsipras, con le componenti e con i compagni e le compagne che ne animano le attività e il dibattito, a partire da un primo contributo per la discussione della prossima assemblea.
  4. approva la relazione politica e organizzativa confermando gli obiettivi della sottoscrizione chiedendo quindi ai circoli un ulteriore sforzo per passare dai 25.000 euro attualmente raccolti ai 30.000 euro finali indispensabili per la programmazione e la realizzazione delle nostre attività.
    Riconferma gli obiettivi del tesseramento promuovendo una campagna più ampia e pubblica di adesione alla nostra organizzazione.
    Approva il bilancio preventivo, in particolare la scelta di rafforzare la nostra struttura organizzativa di direzione, largamente sottostimata rispetto ai nostri compiti, alla cui realizzazione sono chiamati a collaborare tutti i circoli.

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