giovedì 28 agosto 2014

Vertenza Nuovi Cantieri Apuani: intervista a Emanuele Peselli e Giulio Marchi (RSU FIOM)

 
 

 


In occasione del corteo del  28 agosto 2014 a sostegno della vertenza NCA abbiamo intervistato, nell'ordine , Emanuele Peselli ( RSU FIOM ) sui licenziamenti/provvedimenti e prospettive di lotta , Giulio Marchi  ( RSU FIOM ) su strategie RSU e ruolo Politica / Istituzioni locali. 

Clicca qui per scaricare ed ascoltare l'intervista



Di seguito il punto di vista di Sinistra Anticapitalista Massa Carrara:

La decisione di non assumere da subito tutti i 146 dipendenti che lavoravano precedentemente all'interno dei Nuovi Cantieri Apuani, mettendo in attesa  la metà degli operai che ancora oggi aspettano l'assunzione,
l’aggressione verso il segretario della CGIL di Massa Carrara da parte del “patron” Giovanni Costantino , la chiusura da parte dell'azienda di fronte a richieste di maggiore sicurezza sul lavoro, i licenziamenti per motivi di carattere “disciplinare”, i provvedimenti a carico dei rappresentanti della RSU, la dicono lunga sulle intenzioni della nuova proprietà di NCA e sulla volontà di annichilire  ogni autonomia della rappresentanza sindacale fino alla riduzione ad una condizione servile dei singoli lavoratori.


 

Le due giornate di lotta hanno dimostrato una buona capacità di tenuta e di risposta dei lavoratori del cantiere, ma anche una buona e consapevole partecipazione di molti lavoratori di altre aziende, organizzati sindacalmente, e di compagne/i di quella parte di sinistra ancora sensibile ai temi del lavoro e dell’occupazione.
 
Questa capacità di mobilitazione non deve essere dispersa ma deve essere organizzata dando una prospettiva di più ampio respiro a quanti si sono già mobilitati, cercando di allargare il consenso e la partecipazione.
 
Si tratta di esigenze assolutamente prioritarie, infatti:
- il ritiro di provvedimenti disciplinari e, soprattutto, di licenziamenti, è ancora lontano dall’essere acquisito e il raggiungimento dello scopo è tutt’altro che scontato;
- il solo ritiro dei provvedimenti contro i rappresentanti RSU e il mantenimento dei licenziamenti costituirebbe una ennesima provocazione tesa a delegittimare i rappresentanti dei  lavoratori e a minare ulteriormente l’idea stessa di sindacato: tale ipotesi deve essere assolutamente respinta;
- una vittoria largamente dovuta all’intervento istituzionale (pur utile e doveroso) continuerebbe ad alimentare l’idea, anche tra i lavoratori, per cui alla fine a fronte delle “intemperanze” di chi si ribella alla sopraffazione e allo sfruttamento quotidiano, padronato e politica trovano infine una soluzione accettabile per tutti, passando sopra alla drammaticità delle condizioni di lavoro;
- la ripresa della vertenza all’interno di NCA sugli obbiettivi di piena riassunzione e di rispetto delle condizioni di sicurezza costituisce la condizione necessaria per dare un giudizio positivo sull’esito di questa lotta.
 
Inoltre non possiamo dimenticare la necessità  di arrivare, in autunno, alla proclamazione e alla riuscita di uno sciopero generale “ non convenzionale”, non di testimonianza, costruito da un fronte ampio e plurale che va dal sindacalismo conflittuale ai movimenti sociali capace di unificare e dare obbiettivi concreti a tutti i lavoratori, ai precari, ai disoccupati e alle mille vertenze in atto come quella del cantiere.
 
 
 
 














  
 


 

martedì 19 agosto 2014

Sindacato è un'altra cosa MS: comunicato su licenziamenti NCA e contro attacco di SEL a dipendente Comune di Carrara

 
Riportiamo a seguire il Comunicato Stampa de "Il sindacato è un'altra cosa - Opposizione in CGIL Massa Carrara" in merito ai 3 gravi licenziamenti avvenuti ai Nuovi Cantieri Apuani di Marina di Carrara e alla grave presa di posizione di un dirigente provinciale di SEL nei confronti di un dipendente comunale sulle vicende del Parco della Padula di Carrara.



Nuovi Cantieri Apuani (NCA): tre lavoratori licenziati, uno dopo l'altro, nel giro di pochissimi giorni senza motivazioni plausibili se non un attacco violento e arbitrario ai diritti dei lavoratori e alla dignità delle persone coinvolte.
 
In quella che è una delle principali realtà manifatturiere della nostra Provincia si assiste da anni al sacrificio del lavoro a vantaggio della speculazione e del profitto.
Sentiamo che questa vicenda coinvolge tutti noi e ci colpisce tutte e tutti, perché rompe diritti democratici, tutele sociali, garanzie contro l'arbitrio padronale che cerca di disporre della vita dei lavoratori a proprio piacimento.
 
NCA rischia oltretutto di non essere un caso isolato, sia pure con diversa gravità: in questi stessi giorni assistiamo a sconcertanti dichiarazioni di esponenti politici (Carlo Paolini, dirigente provinciale di Sel) che chiede la rimozione di un dipendente comunale per delle presunte opinioni riportate in un articolo di stampa locale sulla vicenda dello “scandalo del Parco Padula”, senza nemmeno considerare che nel frattempo le opinioni autentiche quel dipendente le ha espresse in un'intervista ad un'emittente locale.
 
Paolini dimostra di perdere di vista la distinzione di ruoli tra organismi politici, come la Giunta, e tecnici, individuando nella rimozione di un lavoratore dipendente la soluzione di problemi che attengono a scelte politiche. In questo caso stupisce che la richiesta di colpire un lavoratore anziché le scelte di un'amministrazione arrivino da un esponente politico di un partito che si dichiara di sinistra e difensore dei lavoratori e che - facendo parte della maggioranza che governa la città di Carrara - avrebbe luoghi e strumenti per dire la propria sulla tutela del patrimonio nelle sedi opportune.
 
Pur nella diversità degli episodi, l’obbiettivo comune è quello di ridurre tutti i lavoratori a soggetti privi di personalità propria, ad una condizione servile nei confronti del padronato nel settore privato e del ceto politico nelle pubbliche amministrazioni.
 
Come Area “Il Sindacato è un'altra cosa – Opposizione Cgil” ci uniamo a quelle RSU della nostra provincia che hanno invitato tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici ad una mobilitazione immediata, per costruire una risposta all'altezza della gravità dell'attacco in atto, a partire dalla vicenda NCA.
 
Sarebbe necessaria ed urgente la fermata dal lavoro, anche solo di un’ora, di tutte le categorie e riteniamo che le Organizzazioni sindacali debbano procedere in tal senso immediatamente rompendo ogni ulteriore indugio che, per la gravità della situazione, sarebbe drammatico.
 
Coordinamento provinciale “Il Sindacato è un'altra cosa – opposizione Cgil”.