martedì 29 luglio 2014

SEMINARIO NAZIONALE DI SINISTRA ANTICAPITALISTA

Sindacato di classe e progetto politico:

le sfide per le sinistre anticapitaliste





 
 

Programma

Venerdì 26 settembre


9,30 – Riunione delle compagne di Sinistra Anticapitalista
15,00 – Introduzione al seminario
15,30 – Primo workshop: La classe operaia al tempo della crisi e dell’austerità
Comunicazioni su:

  • Lavoratrici e lavoratori oggi
  • La costruzione del sindacato che vogliamo
  • Il lavoro delle donne
  • La mercificazione della vita e della salute
  • Gli obiettivi di lotta… e come proporli
20,00 – Cena
21,30 – Tavola rotonda: A 100 anni dalla Grande guerra, tra verità, menzogne e propaganda (discussione con Antonio Moscato, autore del libro “La madre di tutte le guerre, 1914-2014, primo conflitto mondiale”)

Sabato 27 settembre


9,00 – Secondo workshop: Di fronte al disastro ambientale, decrescita o ecosocialismo?
Comunicazioni su:
  • Capitalismo e ambiente, una convivenza impossibile
  • Ambientalismo regressivo e operaismo sviluppista? Il dibattito tra decrescita e ecosocialismo
  • Marxismo e ecosocialismo: la pianificazione democratica dell’utilizzo delle risorse
  • Il movimento operaio e la società di fronte al disastro della produzione capitalistica, il caso ILVA di Taranto
13.00 – Pranzo
15,00 – Dibattito conclusivo: La sinistra anticapitalista: le problematiche della costruzione in Europa e in Italia
Con interventi di François. Sabado (Francia), Sotiris Martalis (Grecia), Teresa Rodriguez (Spagna), Angela Klein (Germania), Charles-André Udry (Svizzera), ed altri ospiti italiani e stranieri
20,30 – Cena
22,30 – Festa!

Domenica 28 settembre


9,00 – Ricordo di Livio Maitan
10,30 – Prosegue il dibattito su La sinistra anticapitalista: le problematiche della costruzione in Europa e in Italia
12,45 – Conclusioni del seminarioFranco Turigliatto

Indicazioni e costi di partecipazione


Il seminario si terrà presso l’hotel Principe in via G. Pascoli, 1 a Bellaria (RN).
I costi di partecipazione sono di 50€ per giornata in pensione completa, 100€ per l’intero seminario da venerdì a domenica (il pranzo del venerdì è escluso), 150€ per chi arriva giovedì.
Per i disoccupati/precari/cassintegrati i costi sono ridotti a 35€ per giornata in pensione completa.
Sarà disponibile un servizio di baby sitting.
Per prenotarsi contattate il circolo locale a voi più vicino (in questa pagina trovate un elenco dei contatti) oppure scrivete a sinistra@anticapitalista.org o chiamate il numero 339 538 9126.

lunedì 14 luglio 2014

VOLANTINO: IL GOVERNO RENZI ATTACCA LA SCUOLA! DIFENDIAMOLA!



IL GOVERNO RENZI ATTACCA LA SCUOLA!
DIFENDIAMOLA!
 
 
Il governo Renzi, per bocca del sottosegretario Reggio, ha scoperto le carte circa le sue vere intenzioni sulla scuola. La proposta parla di una aumento dell’orario di lavoro a parità di salario! Altro che novità! Nulla di nuovo rispetto alle proposte che furono di Monti e Profumo e che allora un ampio movimento respinse al mittente. Dalla finestra rientrano anche le proposte di Aprea circa il ruolo e il potere dei dirigenti scolastici i quali, nella proposta del governo Renzi, potrebbero scegliere i docenti a cui affidare incarichi di collaborazione e specialistici con incrementi stipendiali fino al 30%! Lo strumento scelto per questa riforma è una democraticissima legge delega che dovrebbe essere proposta il 15 luglio proprio quando le scuole sono chiuse e parte del personale è in ferie; così è il Governo a decidere senza alcuna forma di discussione né in Parlamento né con le parti sociali.
 
Demistifichiamo il governo Renzi e non lasciamoci dividere dalla sua propaganda:
 
  • l’orario di lavoro di 18 ore settimanali è quello delle lezioni frontali in aula ed è in media con quello degli altri paesi europei;
  • a parità di orario di lavoro il salario dei docenti italiani è decisamente più basso di quello dei colleghi europei;
  • lo scopo di questo governo è mandare a casa migliaia di precari che a partire da settembre si troveranno senza lavoro e quello di aumentare l’orario di lavoro di chi resta. La conseguenza più immediata di questo provvedimento sarà un ulteriore scadimento della didattica (messa già a dura prova dall’introduzione dei quiz Invalsi): conta poco quello che si sarà in grado di insegnare dovendo seguire un numero maggiore di studenti e di classi senza avere il tempo di studiare e di aggiornarsi sulla propria materia e sui modi di insegnarla.
  • Questi tagli sono un altro frutto amaro dell’applicazione delle politiche di austerità che per tenere sotto controllo il debito pubblico e permettere alti profitti e alte rendite chiedono un continuo taglio della spesa pubblica (scuola, sanità e trasporto pubblico in primis).
  • Un attacco ai lavoratori e alle lavoratrici della scuola peggiora le condizioni di salario e diritti per tutti e tutte, oltre a minare alla base diritti garantiti dalla costituzione come quello all’istruzione.
Il personale che lavora nelle scuole e i genitori non si stanno facendo cogliere impreparati e stanno già organizzando la risposta a questo attacco: nonostante la chiusura delle scuole nei prossimi giorni sono previsti presidi e assemblee.
Sinistra Anticapitalista sostiene e appoggia con forza tutte le iniziative che verranno organizzate in difesa della scuola pubblica.
 
Basta con le politiche di austerità e basta tagli sulla pelle di lavoratori e lavoratrici e di studenti e studentesse!
 
Lottiamo per la dignità del lavoro in generale, sia nel pubblico impiego che nel privato!
 
 
 
 
 
 
 




mercoledì 2 luglio 2014

Comunicato sul Piano Paesaggistico Regione Toscana



Martedì, primo luglio, tutte le associazioni ambientaliste si sono date appuntamento in via Cavour, a Firenze, davanti alla sede del Consiglio Regionale della Toscana organizzando un presidio di protesta contro lo scempio delle Alpi Apuane che, grazie allo stravolgimento della proposta di piano paesaggistico che la Regione Toscana si appresta a licenziare, le multinazionali del carbonato di calcio e i signori del marmo continueranno a perpetrare e ad intensificare.
Si è trattato di un importante momento di mobilitazione unitaria, cui hanno partecipato attivamente anche il Movimento 5 Stelle e Sinistra Anticapitalista; a fronte dell’offensiva dei signori del marmo sembra avviarsi un processo di superamento di quelle difficoltà di intesa, derivanti soprattutto da presupposti di carattere ideologico, che fino ad oggi hanno depotenziato il movimento di opposizione all’esproprio e alla distruzione del bene comune.
 


Purtroppo non c’è due senza tre!
Comunicato di Sinistra Anticapitalista Massa-Carrara
La Regione Toscana sta facendo a pezzi ogni strumento normativo utile per valorizzare il marmo e proteggere le Alpi Apuane, è il caso:
1) Della nuova legge sugli usi civici che di fatto, liquida ogni diritto collettivo esistente sulle cave di marmo
2) Del piano paesaggistico che,dopo estenuanti trattative, finisce con  riconfermare che il Parco delle Apuane è un Parco delle Attività Estrattive e non un Parco Naturale
Poiché non c’è due senza tre prevediamo che la nuova legge sulle attività estrattive invece di sancire una volta per tutte la proprietà pubblica dei giacimenti marmiferi, finirà con il riaprire le porte anche alle pretese proprietarie dei privati sugli agri marmiferi di Carrara.
C’è una costante nelle politiche del Centro Sinistra (peraltro condivisa con il Centro Destra) quella di anteporre l’interesse del capitale a qualsiasi altro interesse o diritto; vale per la Tav come per la Fiat, vale per l’Ilva come vale per il marmo.
Finiscono con diventare foglie di fico il lavoro e le buone intenzioni dell’Assessore Marson e le dichiarazioni del Presidente Rossi; i fatti sono incontestabili e tutti dovrebbero prenderne atto. Non esiste alcuna volontà da parte degli amministratori regionali di mettere a rischio un’unghia della loro peraltro precaria carriera e scontrarsi veramente con le lobbies del marmo e con i loro diretti rappresentanti politici.
E’ necessario costruire una alternativa ai governi degli industriali, partendo dalla consapevolezza che solo un’opposizione intransigente (politica, sociale e istituzionale) può dare la credibilità necessaria per assolvere questo difficile compito; ogni ambiguità viene giustamente vista con diffidenza e anche con disprezzo da cittadini e lavoratori.
La costruzione di un movimento unitario che dia carattere continuativo e programmatico alle lotte per salvare le Apuane e per salvare il marmo dalle unghie degli affaristi può dare, in Toscana, un contributo fondamentale.
-stabilire per legge la proprietà pubblica dei giacimenti marmiferi
-adottare concrete e adeguate misure per imporre la lavorazione del marmo sul territorio                     -dismettere progressivamente le escavazioni all’interno del Parco, congiuntamente alla adozione di misure di riconversione economica

Su questi temi è necessario fare uno sforzo di maggiore unità di intenti e di più efficace coordinamento tra tutti coloro (singoli, associazioni, organizzazioni e movimenti) che, anche diversamente, fino ad oggi si sono impegnati sul terreno dell’alternativa allo scempio e all’impoverimento.