Comunicato
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L’Amministrazione
comunale di Carrara reagisce con la repressione al palese fallimento
di ben quattro amministrazioni di centro sinistra che si sono
susseguite, negli anni duemila, al governo della città.
Di
fronte al disastro dell’alluvione, all’occupazione dell’aula
comunale, alle diverse e partecipate manifestazioni della
cittadinanza e, soprattutto, di fronte al generale clima di sfiducia
verso l’amministrazione che si registra tra la popolazione, si
risponde con l’intervento di polizia e carabinieri.
Da
parte dei partiti di centro sinistra nessun vero cenno di
ripensamento sugli errori passati e presenti che hanno determinato
l’aggravamento dei principali fattori di rischio idraulico, come la
rinuncia alla delocalizzazione delle imprese situate lungo il
torrente Carrione, l’abbandono di ogni volontà di
razionalizzazione dei bacini marmiferi e l’incuria nella vigilanza
sulle opere idrauliche realizzate sul territorio comunale.
In
questi mesi, la parola d’ordine del centro sinistra è stata
“avanti come prima”, aspettando che passasse la nottata e
pensando che fosse sufficiente riconoscere qualche imprecisata e
generica responsabilità per aprire un confronto con gli
occupanti e, soprattutto, per riacquisire la fiducia dei cittadini.
In
ogni caso non è una novità, si tratta della stessa
risposta che, su diversa scala, lo stato dà ai NO TAV con i
140 anni di condanne e con l’incriminazione di Erri De Luca; di
fronte a tutto questo è necessaria una risposta di lunga
durata, una risposta politica decisa e radicale che rompa con il
passato, una risposta in sintonia con il vento dell’est che torna a
spirare dalla Grecia verso l’l’intera Europa .
Per
questi motivi Sinistra
Anticapitalista di Massa-Carrara esprime la giusta e necessaria
solidarietà nei confronti dell’Assemblea dei cittadini
colpiti dalla repressione e si impegna a continuare la battaglia
contro i partiti del marmo e del cemento che governano
trasversalmente questa città.
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