Pubblichiamo il comunicato stampa dei comitati toscani "altra Europa" sull'intenzione del percorso per una costruzione di una lista di sinistra alternativa alle prossime elezioni regionali:
Le elezioni regionali: una grande
occasione per connettere la Toscana al percorso di netta
alternatività alle politiche di austerity e neo liberiste, che
nella nostra regione hanno il volto in primis del PD di Matteo Renzi
e Enrico Rossi.
Questo è l'obbiettivo per cui
stiamo lavorando, guardando alle forze che si richiamano
all’esperienza de L’Altra Europa e a quelle punte avanzate che
fanno capo, fra gli altri, alla spagnola Podemos e alla greca Syriza.
Facendo tesoro delle esperienze
politiche e sociali che già fanno parte del percorso di “Altra
Europa con Tsipras” in Toscana, puntiamo a costruire sinergie anche
con altre forze politiche e con esperienze di cittadinanza, con le
quali abbiamo intrapreso ormai da tempo uno stretto percorso di
confronto, al fine di arrivare alla presentazione di una lista unica
alla prossime elezioni regionali in Toscana.
Con la nostra assemblea a Empoli di
ieri, domenica 22 febbraio, abbiamo deciso di offrire un ulteriore
contributo al percorso. Un nostro primo contributo infatti è
consistito nella definizione di alcuni criteri programmatici,
declinati nell’appello a cui è possibile aderire online
(URL: www.toscanacontsipras.eu).
Nella giornata di ieri sono emerse
anche delle proposte di “profili” di candidatura, sia per la
presidenza che per i collegi: radicamento nelle vertenze e lotte
contro austerity e neo liberismo, cultura politica e sociale di
respiro europeo, riconosciute capacità di coinvolgimento e di
saper parlare alle donne e uomini toscani che necessitano un netto
cambiamento, da sinistra, delle politiche regionali. Senza
tralasciare, punto fondamentale, la richiesta di candidature che
rispondano a precise assunzioni di responsabilità, dal punto
di vista di elementi di eticità e di impegno politico comune e
unitario a livello istituzionale nel corso della prossima
legislatura.
Su queste basi intensificheremo nei
prossimi giorni il confronto con le realtà esterne al percorso
di Altra Europa al fine di riuscire a realizzare – davvero – la
sintesi adeguata a rappresentare degnamente quell'alternativa sempre
più necessaria e urgente, così come non faremo mancare
il nostro apporto anche con una iniziativa di carattere regionale da
tenere il 7 marzo.
A seguire l'appello:
Scrivere
la storia della nuova Toscana:insieme possiamo
Noi
siamo le persone che dicono no all’austerity e alle politiche
liberiste, per un’Europa e una Toscana dei diritti di tutti e dei
beni comuni, per affermare da sinistra il primato della persona sulla
finanza e gli affari. Oggi, con questo appello, ci mettiamo a
disposizione per costruire una lista unitaria in Toscana che faccia
trionfare questi valori nella nostra regione.
Chi
occupa il palazzo cerca di stancarci per farci disertare le urne e
così gestire il potere secondo i propri peculiari interessi e
quelli della finanza e del profitto. Ma noi non ci stiamo e
rispondiamo con la partecipazione, costruendo dal basso una forza che
ci rappresenti. Partiamo dalle persone e dai territori con un
progetto da costruire democraticamente sulla base di un percorso
condiviso e sul principio di una testa, un’idea, un voto. Chi
sottoscrive quest’appello si impegna a partecipare attivamente alla
costruzione di una lista unitaria alternativa al PD, al
centro-sinistra, alle larghe intese.
Politiche
internazionali, nazionali e locali che hanno assecondato gli
interessi privati, fanno sì che oggi anche la nostra regione
soffra dei mali classici del neoliberismo: perdita della dignità
del lavoro e dei diritti conquistati con dure lotte, distruzione del
tessuto produttivo locale, cementificazione come unica attività
economica, cessione di ogni servizio pubblico ai privati. I
risultati: disoccupazione, degrado del territorio, corruzione e
malaffare, impoverimento dei cittadini costretti a pagare tariffe
sempre più salate per garantire alti profitti alle società
appaltatrici e lauti stipendi ai loro dirigenti.
Oggi,
la Toscana felix non è che una favola. Noi non crediamo alle
favole e vogliamo scrivere insieme un'altra storia. La storia di una
regione in cui le parole, libertà, uguaglianza, solidarietà,
rispetto delle differenze e accoglienza siano valori fondanti della
società. In netta alternativa al PD che ha fatto del
produttivismo affarista la sua bandiera, noi vogliamo affermare che
il territorio e le sue risorse appartengono all’intera comunità
vivente, che deve gestirli responsabilmente perché li ha in
prestito dalle generazioni future.
Vogliamo
batterci per superare il vincolo del patto di stabilità e
predisporre un piano per la piena e buona occupazione ripristinando
ed estendendo i diritti dei lavoratori, e partendo dalla messa in
sicurezza del territorio; ribadire il carattere pubblico e universale
del diritto alla salute ed eliminare i tagli e i ticket dalla sanità,
garantire parità di tempi d’attesa nel pubblico e nel
privato, investire nei presidi sanitari e nei posti letto; fermare la
vendita del patrimonio di edilizia pubblica, difendere gli sfrattati
per morosità incolpevole, avviare un piano straordinario di
edilizia residenziale pubblica privilegiando il recupero e il riuso
dei grandi contenitori dismessi; bloccare ogni ulteriore
privatizzazione dei servizi, che devono invece essere
ripubblicizzati; investire sull’agricoltura contadina e
sostenibile, favorendo l’accesso alla terra, sviluppando le filiere
corte e il chilometro zero e fermando la svendita dei terreni
demaniali e pubblici.
Basta
con le grandi opere che sottraggono risorse pubbliche, favoriscono il
malaffare e devastano il territorio e il mare, sì alle mille
piccole opere contro il rischio idrogeologico. No agli aiuti pubblici
alle imprese senza l’adozione di misure antidelocalizzazione: chi
delocalizza deve restituire le risorse pubbliche ricevute. Basta ad
una gestione dei rifiuti rimasta all’incenerimento e alle
discariche, sì alla diminuzione dei rifiuti e alla raccolta
differenziata puntuale. No al sottoattraversamento TAV di Firenze,
all’autostrada tirrenica, al progetto ANAS “Assi viari”; no
all’ampliamento dell’aeroporto di Peretola. Sì allo
sviluppo di una capillare mobilità pubblica, al trasporto su
rotaia interconnesso con la gomma e alla mobilità
ciclistica. Sì al recupero del
patrimonio edilizio esistente, al risparmio energetico e alle energie
rinnovabili nel solco di un rigoroso rispetto dell'ambiente, del
paesaggio e della salute umana. Sì alle esperienze di
riappropriazione e di uso collettivo degli spazi inutilizzati.
La
crisi morde con grande violenza tutti e soprattutto la generazione
che si affaccia al futuro. I giovani lavorano spesso gratuitamente,
quando lavorano. Crollano le iscrizioni all’Università
perché il diritto allo studio non è più
garantito. Tutti devono poter studiare in una scuola pubblica
democratica e laica, in ogni ordine e grado nella formazione di base
e in quella universitaria, anche con la garanzia dell’alloggio.
Dobbiamo trovare le forme per garantire un reddito di cittadinanza e
dare nuovo valore all'antica e sedimentata tradizione del mutuo
soccorso.
Abolire
l'attuale legge elettorale toscana, svolta autoritaria che cancella
la rappresentatività dei cittadini nelle istituzioni; adottare
invece una nuova legge elettorale proporzionale.
Ribaltare
le scelte accentratrici della Regione Toscana in materia di servizi
pubblici per ripristinare percorsi di partecipazione dei cittadini
alla vita delle istituzioni.
Queste
sono le svolte che vogliamo imprimere, con la partecipazione di tutte
e di tutti.
Scrivere
la storia della nuova Toscana: certo che insieme possiamo!
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