venerdì 29 maggio 2015

COMUNICATO DI GIULIO MARCHI (PRC) E ILDO FUSANI (SINISTRA ANTICAPITALISTA) A SOSTEGNO DELLE CANDIDATURE DI DANIELE ORSINI E VANESSA BOTTI-LISTA SI TOSCANA A SINISTRA






Comunicato congiunto di Giulio Marchi*  (Rifondazione Comunista) e Ildo Fusani* (Sinistra Anticapitalista), a sostegno delle candidature di Daniele Orsini e Vanessa Botti nella lista SI’ TOSCANA A SINISTRA/Tommaso Fattori Presidente.
Il documento costituisce un primo passaggio di un percorso ambizioso che, nei prossimi mesi, viene proposto a quanti vogliono impegnarsi, a Carrara, per la riappropriazione del marmo e dei beni comuni da parte dei cittadini e contro il progressivo smantellamento dello stato sociale.
 
 
L’alleanza Renzi-Rossi sancisce una volta per tutte il chiudersi  di una fase che ancora vedeva in Toscana il  tentativo di coniugare le politiche dell’austerity con il parziale mantenimento delle conquiste sociali che il movimento operaio e le lotte della sinistra avevano acquisito nel corso degli ultimi cinquant’anni.
L’esito di questa fase, testimoniato   dalle più recenti scelte del Presidente Enrico Rossi e della sua maggioranza, è stato quello di una completa omologazione politica e culturale alle scelte nazionali ed europee
Di fronte ad una politica sempre più subalterna alla grande finanza, occorre ribaltare le priorità, tornando al primato di una politica che sia capace di svolgere una funzione di riequilibrio tra forti e deboli, tra l’interesse individuale e quello generale.
La presentazione della lista “SI’ Toscana a Sinistra” e la candidatura di Tommaso Fattori alla Presidenza della Regione costituiscono un primo passo nella costruzione di una nuova e duratura esperienza politica che, erede della migliore tradizione della sinistra, possa e sappia confrontarsi con i problemi epocali che investono l’intera società e che colpiscono i settori più deboli e indifesi.
Inoltre, a livello locale, la marea restauratrice che cerca di nascondersi dietro la maschera riformista, sta ormai condizionando le amministrazioni locali al punto per cui anche la semplice difesa delle conquiste sociali e civili più elementari, richiede una esplicita politica di contrasto delle politiche centrali, direttamente mutuate dalla BCE e dal FMI.
Queste politiche mirano, tra l’altro, ad indebolire la democrazia rendendo sempre meno credibile l’istituto della rappresentanza, mortificandone credibilità ed autorevolezza, a partire dalle scelte d’area vasta che svuotano di sostanza l’idea stessa di autonomia locale, sottraendo ai comuni non solo la gestione diretta di servizi e risorse fondamentali, ma anche effettive possibilità di controllo.
A Carrara, in particolare, il Partito della Rifondazione Comunista e Sinistra Anticapitalista che per ricostruire una prospettiva di rinascita per la città di Carrara e ristabilire un legame di fiducia tra il Comune e la popolazione, a queste tematiche di carattere generale debba aggiungersi il tema di un corretto rapporto della città con la risorsa marmo e con la montagna che la custodisce.
Le Apuane e, in particolare, la montagna carrarese con i loro giacimenti marmiferi costituiscono un ambito territoriale, paesaggistico ed economico che richiede un progetto globale, finalizzato alla valorizzazione delle sue ricchezze naturali e dei saperi delle sue popolazioni, attraverso un processo partecipativo di cittadinanza che superi l’attuale e insostenibile sfruttamento della montagna e del bene comune che favorisce soltanto una ristretta cerchia di imprese monopolistiche del marmo e del carbonato di calcio.
La piena e completa acquisizione dei giacimenti marmiferi al patrimonio pubblico indisponibile  e la gestione diretta  di una parte del marmo, da destinare alle  produzioni più innovative e alle lavorazioni artistiche, costituiscono i principali strumenti per una radicale riconversione del modello di sviluppo locale.
Proprietà pubblica e controllo pubblico della risorsa,  partecipazione attiva della cittadinanza alla gestione del bene comune, tutela e valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio costituiscono gli assi su cui Sinistra Anticapitalista e Rifondazione Comunista intendono confrontarsi assieme a quanti  si battono, anche a Carrara, per la riappropriazione dei beni comuni da parte dei cittadini e contro il progressivo smantellamento dello stato sociale.
La comune partecipazione alla lista “SI’ Toscana a Sinistra”, il sostegno a Tommaso Fattori e la presentazione nel collegio di Massa-Carrara dei nostri due candidati, Daniele Orsini e Vanessa Botti, costituiscono un primo passaggio di un percorso di confronto ambizioso che, nei prossimi mesi, intendiamo condividere con quanti si riconoscono in queste premesse.
  
*Giulio Marchi è segretario della federazione di Massa-Carrara del PRC
 
*Ildo Fusani è componente del Coordinamento Nazionale di Sinistra Anticapitalista

lunedì 4 maggio 2015

COMUNICATO: SCIOPERO DELLA SCUOLA, NON E' CHE UN'INIZIO




 
 
Dal nazionale:
 
Sciopero della scuola:
non è che un inizio
 
 
 
 
Finalmente le principali organizzazioni sindacali della scuola si sono decise a indire uno
sciopero contro il progetto del governo Renzi sulla scuola. Per trovare nella storia
 
recente uno sciopero indetto dalla FLC Cgil si deve tornare indietro all’autunno 2012,
quando il ministro Profumo aveva proposto l’aumento dell’orario di cattedra dei docenti a
parità di stipendio, proposta bocciata dalle mobilitazioni di lavoratori e studenti.
Il fronte dello sciopero si è subito allargato visto che alcune delle sigle (Cub,
 
Autoconvocati della scuola) che avevano promosso lo sciopero del 24 aprile hanno aderito
anche a questa seconda giornata di mobilitazione così il governo Renzi è riuscito a creare
un fronte paragonabile solo a quello che si era posto di traverso ai tagli del governo
Berlusconi e della ministra Gelmini (ma in quella occasione Cisl, Uil e Snals si erano
subito sfilati in cambio di qualche promessa sugli scatti di anzianità).
La retorica della “buona scuola” si è sgretolata di fronte all’iniziativa unitaria dei
 
sindacati e alle mobilitazioni dei lavoratori e degli studenti: la ministra non può partecipare
a dibattiti pubblici senza subire le contestazioni dei presenti, le prove Invalsi sono state
spostate nelle scuole primarie al 6 e 7 maggio (erano previste il 5 e il 6), con un
comportamento palesemente antisindacale, che non ottiene altro effetto che quello di
rafforzare l’opposizione di massa alla linea del governo sulla scuola. Renzi allora ha
giocato la carta della divisione tra i precari e i lavoratori a tempo indeterminato nella
scuola, minacciando di non assumere i 100mila insegnanti previsti dal ddl. Tuttavia molti
 
 
precari si sono resi conto dell’inganno e non sono disponibili a sottostare al ricatto.
 
Il governo ha dovuto concedere da subito delle aperture ad alcuni emendamenti al suo
progetto originario, che tuttavia lasciano in piedi le idee fondamentali: aziendalizzazione
delle scuole, attacco al principio della libertà di insegnamento attraverso lo strapotere che
viene consegnato ai dirigenti scolastici, dipendenza delle scuole dai finanziamenti privati e
aumento degli incentivi fiscali per le famiglie che inscrivono i figli alle scuole private,
azzeramento degli organi collegiali e democratici della scuola, studenti che diventano
clienti indirizzati verso il lavoro gratuito.
Nonostante le posizioni dei vertici sindacali – che sembrano orientati ad un intervento di
tipo emendativo del ddl sulla scuola – la consapevolezza che il progetto del governo è
 
 
inemendabile e vada semplicemente ritirato è diffusa tra i lavoratori e gli studenti.
 
La lotta contro il governo sulla scuola è solo all’inizio! E’ necessario andare avanti fino al
 
 
ritiro del ddl dalla discussione parlamentare.
 
Altre iniziative sono già state programmate: la giornata nazionale della dignità e
dell’orgoglio della scuola pubblica il 9 maggio, il boicottaggio della conclusione
normale dell’anno scolastico, a partire dall’adozione dei libri di testo fino al blocco degli
 
scrutini finali.
Per vincere è necessario condurre la lotta in modo unitario con tutti gli altri
lavoratori e lavoratrici, che sono colpiti in quanto privati di un diritto fondamentale
che è quello all’istruzione pubblica, gratuita e di qualità per i loro figli; con gli
studenti e le studentesse, che potrebbero riaprire insieme agli insegnanti una
primavera di lotta in difesa della scuola pubblica.
SINISTRA ANTICAPITALISTA
www.anticapitalista.org
 
 
 
 

COMUNICATO: DOPO IL PRIMO MAGGIO A MILANO

 
 
 
 
 
 
Comunicato del esecutivo nazionale di Sinistra Anticapitalista:
 
Il fatto che il Primo Maggio...
 
Il fatto che il Primo Maggio, a Milano, qualche vetrina sia stata infranta non potrà oscurare che EXPO 2015 rappresenta la forma più alta di devastazione capitalista del territorio, inaugurando la tecnica del “costruisci e abbandona”, erede dell'arcaica agricoltura “taglia e brucia”, con la differenza che le ceneri neppure saranno feconde.
 
Il fatto che il Primo Maggio, a Milano, qualche auto sia stata bruciata non potrà nascondere che le ingenti somme spese per organizzare EXPO 2015 sono state un saccheggio di risorse pubbliche a vantaggio di profitti privati, e ancora più lo saranno, dal prossimo autunno, i debiti cumulati della sua gestione e del deprezzamento dei terreni.
 
Il fatto che il Primo Maggio, a Milano, una parte minoritaria della grande manifestazione No Expo abbia intrapreso una gara di jogging con le forze dell'ordine non potrà occultare che un numero crescente di lavoratori e lavoratrici acquista coscienza dell'oltraggio ai propri diritti e al proprio salario di cui il lavoro gratuito per EXPO 2015 è la sintesi estrema e il Jobs Act la sua ultima forma compiuta.
 
Il fatto che il Primo Maggio, a Milano, televisioni e stampa abbiano trovato la sceneggiatura che volevano, e solo di quella abbiano parlato, non potrà impedire di vedere che la resistenza all'intensificazione in tutto il pianeta dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo è un atto dovuto per chi, come noi, continua a pensare che esista una classe sociale oppressa e una classe sociale di sfruttatori.
 
Sinistra anticapitalista ha partecipato, senza se e senza ma, alla grande e bella manifestazione No Expo del Primo Maggio a Milano, assieme allo spezzone de L'Altra Europa con Tsipras e negli spezzoni sindacali.
 
Il movimento No Expo e tutti i movimenti sociali dovrebbero aprire una discussione, nelle prossime settimane, sulle forme di gestione dello stare in piazza, un aspetto del più ampio problema della democrazia decisionale all'interno dei movimenti sociali. Le modalità con cui si manifesta dovrebbero essere in ogni momento quelle politicamente più utili e costruttive e le decisioni che il movimento assume non dovrebbero essere fagocitate in modo antidemocratico, e coercitivo, com'è in effetti avvenuto, da chi decide di mettere in scena pantomime violente.
Questa discussione, che i movimenti dovrebbero aprire, non riguarda però i moralisti benpensanti, i sindaci, i manager al servizio delle multinazionali, i prefetti, i questori che sono parte integrante dell'avversario di classe contro cui noi, al fianco dei movimenti sociali, combattiamo.

Sinistra anticapitalista

 
 


sabato 2 maggio 2015

INIZIATIVA ELETTORALE CON TOMMASO FATTORI "MARMO E APUANE, PROPOSTE PER NUOVI STRUMENTI NORMATIVI" - ARCI MS



Riceviamo da ARCI Massa Carrara e pubblichiamo:


ARCI Massa Carrara organizza un incontro elettorale sul tema "MARMO E APUANE proposte per nuovi strumenti normativi", Giovedì 7 Maggio 2015 alle 17.30, c/o la Sala Amendola in Via Marina 2 ad Avenza - Carrara (MS)

Tommaso Fattori, candidato a Presidente della Regione per la lista SI - Toscana a Sinistra ha chiesto un incontro ad Arci Massa-Carrara per presentare le sue idee. Come "casa comune delle sinistre" ben volentieri lo incontriamo giovedì 7 maggio alle ore 17.30 c/o la Sala Amendola in Via Marina 2 ad Avenza, Carrara (MS), proponendogli di confrontarci su un tema su cui l'Associazione, attraverso i nostri soci e circoli, è fortemente impegnata. Per le ricadute ambientali, culturali e sociali che ha sul nostro territorio. Anche l'ultima alluvione a Carrara ha dimostrato, infatti, che il dissesto idrogeologico ed il rischio idraulico sono strettamente dipendenti anche dall'escavazione selvaggia e dalla devastazione delle Alpi Apuane. Abbiamo chiesto ai consiglieri comunali Claudia Bienaimè e Giuseppe Scattina, impegnati in prima persona per una diversa regolamentazione della materia, a livello comunale e non solo, di partecipare all'incontro. Sia per l'indipendenza delle loro posizioni che per la loro competenza.
 
 
 


COMUNICATO SI TOSCANA A SINISTRA MS: "NO ALLA BUONA SCUOLA DI RENZI, SOSTENIAMO LO SCIOPERO UNITARIO DELLA SCUOLA DEL 5 MAGGIO






Riceviamo e pubblichiamo:


Si Toscana a Sinistra: contro “La Buona Scuola” di Renzi, sosteniamo lo sciopero unitario della scuola del 5 Maggio


I candidati della lista "Sì, Toscana a Sinistra" esprimono la propria solidarietà e vicinanza alle lavoratrici ed ai lavoratori che nei prossimi giorni sciopereranno contro il modello di istruzione proposto dal DDL "La Buona Scuola", inaccettabile nella sua filosofia complessiva e che espelle , di fatto, 200.000 precari , inserendosi in un chiaro progetto di smantellamento dell'educazione pubblica.
 
Inoltre, si continua a favorire l'istruzione privata con il sistema degli sgravi fiscali per famiglie e aziende ( school bonus) .
Anche la Regione Toscana, considerata la destinazione di finanziamenti alle scuole private negli ultimi bilanci , ha deciso di andare in questa direzione ; è nostra intenzione invertire questa tendenza poiché, con l'attivazione del sistema pubblico/privato per estendere l'offerta a tutti i cittadini si arriva, in realtà, a depauperare la qualità dei servizi educativi, dilapidando anni di lavoro pedagogico di eccellenza del “modello toscano” , riconosciuto anche a livello internazionale.
   
La scuola pubblica , da sempre basata su accoglienza, democrazia, collaborazione e partecipazione non deve essere tramutata in una azienda; servono, invece, massicci investimenti e provvedimenti alternativi, come quelli contenuti nella LIP ( Legge di Inziativa Popolare ) .